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L’abbraccio di Laives al campione europeo Matteo Bianchi

Festa a sorpresa per il neo campione continentale del chilometro da fermo Matteo Bianchi, che al rientro dai trionfali Europei di Apeldoorn (Olanda), ha trovato tanti amici e tifosi (tra cui il primo tifoso, papà Christian) ad attenderlo nella sua Laives, alla presenza anche del presidente del Comitato Alto Adige/Südtirol della Federciclismo Paolo Appoloni e del presidente onorario dello stesso Comitato Nino Lazzarotto.

Matteo Bianchi assieme ad Alessia Vigilia, Paolo Appoloni e Mattia Predomo
Matteo Bianchi assieme ad Alessia Vigilia, Paolo Appoloni e Mattia Predomo

Un lungo coro di applausi, tra i quali pure quelli di tanti ex compagni di squadra e allenatori di Bianchi, così come quelli della bolzanina professionista del ciclismo su strada Alessia Vigilia e dell’altro azzurro della pista Mattia Predomo, che ad Apeldoorn ha fatto segnare il nuovo record italiani della team sprint assieme a Bianchi (sesto posto per loro).

La medaglia d'oro conquistata ad Apeldoorn da Matteo Bianchi
La medaglia d'oro conquistata ad Apeldoorn da Matteo Bianchi

È stata una bella serata di festa, per celebrare un risultato storico per la pista azzurra. «Matteo è stato il primo italiano di sempre a scendere sotto il minuto nel chilometro da fermo e, ora, è diventato anche il primo azzurro a vincere la medaglia d’oro in questa specialità ai campionati europei – commenta Paolo Appoloni, presidente del Comitato Alto Adige/Südtirol della Federciclismo -. Si tesserò con la Fci nel 2012, dopo aver praticato lo sci, e non possiamo che fargli i complimenti per il suo percorso e per quello che è riuscito a fare. È cresciuto gradualmente e si è affermato ai massimi livelli, pur non avendo vinto tanto nelle categorie giovanili. Forse questo è stato un bene, perché a volte vincere troppo in età giovanile porta un peso da portare sulle spalle che non tutti riescono a reggere».

Bianchi si presenta come un esempio da seguire per le giovani leve. «Ha dimostrato di avere passione e costanza, tanta voglia di pedalare – aggiunge Appoloni -. Mi ha sempre impressionato, in senso positivo, il suo approccio alle gare. Lo si vede molto tranquillo, poi quando esce dai blocchi riesce però a sprigionare una forza paurosa. Ad Apeldoorn si è preso una meritata soddisfazione, che era giusto festeggiare».

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